• venerdì , 26 Aprile 2024

Depurarsi che fatica

Le teorie di depurazione affermatesi negli ultimi anni hanno associato ad essa delle norme comportamentali volte a curare di più il proprio corpo e ad aumentare e mantenere costante un’attività fisica di tipo aerobico utile per ossigenare tessuti e per stimolare il metabolismo.

Una frequente e attenta attività fisica serve ad eliminare le tossine ed agevola la regolarizzazione dell’intestino, per non parlare del suo contributo nel processo di prevenzione di patologie come l’ipertensione e malattie cardiovascolari.

Ogni esercizio fisico ha un suo obiettivo, un determinato beneficio da raggiungere, la sua esecuzione scorretta porta invece non solo all’annullamento dell’efficacia ma anche a delle cattive posture e lievi danni.

Vi sono 4 differenti tipologie di attività fisica:

– l’attività aerobica;

– l’attività anaerobica;

– il rinforzo muscolare;

– lo stretching.

Analizziamoli singolarmente per capire in cosa consistono e benefici che possono apportare.

Come abbiamo già accennato, l’attività fisica da associare ad una dieta è quella aerobica, in quanto stimola l’apparato cardiorespiratorio, migliora il metabolismo e soprattutto è utile per ossigenare i tessuti. Si tratta di un’attività a bassa intensità e a lunga durata, essa permette di bruciare i grassi di deposito (e non solo gli zuccheri) presenti nel sangue e nei muscoli. Con un allenamento costante diminuisce gradualmente la frequenza cardiaca comportando una maggiore resistenza alla quale corrisponde la percezione minore del senso di fatica. Esempi di attività aerobica praticabili da tutti (seguendo sempre le indicazioni del medico e proporzionare lo sforzo fisico all’età e alle proprie condizioni di salute) sono: il jogging, la camminata, il ciclismo, il nuoto a bassa intensità, la cyclette ed il tapis roulant.

È consigliabile praticare attività aerobica 2 o 3 ore a settimana, almeno per 3 mesi consecutivi, solo così saranno visibili dei cambiamenti. Come abbiamo già accennato bisogna essere costanti e ridimensionare lo sforzo con le proprie capacità fisiche. Alcuni personal trainer parlano di camminare per almeno 40 minuti o pedalare per più di 60 ma senza interruzioni. L’intensità di tali allenamenti varia, ma possiamo affermare che la velocità da mantenere nelle camminate deve essere di circa 4 km/h mentre quella delle pedalate di circa 15 km/h.

L’attività anaerobica è indicata per chi vuole aumentare il tono muscolare e la massa magra. Si tratta di un’attività ad alta intensità e di breve durata, in breve tempo ci si sottopone ad uno sforzo intenso (detto massimale) che non può essere prolungato nel tempo perché potrebbe causare la formazione di acido lattico, il cui accumulo apporta dolori muscolari, una conseguente interruzione dello sforzo e un senso di stanchezza. Una volta interrotti gli esercizi bisogna far rilassare i muscoli in modo di permettere al sangue di portare via l’acido lattico in eccesso (esso non è altro che una scoria naturale della contrazione muscolare). Può essere utile a questo punto fare dello stretching o massaggi nell’area indolenzita. Per chi pratica attività anaerobica è consigliato seguire una particolare alimentazione prima e dopo lo sport perché in essa si utilizzano maggiormente gli zuccheri e non i grassi.

Il rinforzo muscolare fa in modo di rendere i muscoli efficienti per essere pronti ai sovraccarichi, ha la funzione di incrementare il metabolismo basale e in generale aumenta la massa muscolare e tonifica.

L’obiettivo dello stretching, infine è quello di aumentare l’elasticità e stabilizza la postura, esso consiste in esercizi di riscaldamento, di allungamento muscolare e di defaticamento, da fare alla fine dell’attività fisica. È necessario farlo in maniera corretta perché altrimenti può essere fonte di problemi muscolo-scheletrici.

Non bisogna aspettare la primavera per cercare di dimagrire, cercare di recuperare una certa forma fisica per superare la cosiddetta “prova costume”, fare attività fisica ci permette di recuperare la forma ma anche l’energia necessaria per frenare l’approssimarsi dell’invecchiamento e il rallentamento del metabolismo.

Fare attività fisica aiuta anche all’umore, sconfigge quel senso di spossatezza, ci fa scaricare le tensioni, uscire da ritmi di vita incostanti e connotati da forte stress e ci fa perdere peso.

Sicuramente la depurazione, la tonificazione e il benessere passano anche attraverso una sana alimentazione. È importante bere molta acqua, per garantire un’adeguata idratazione ed assumere la corretta quantità di sali minerali e calcio. La dose consigliata è di almeno 1 litro e mezzo di acqua al giorno (circa 8 bicchieri), in modo da stimolare la funzionalità renale e intestinale. Una sana abitudine tramandata dalle nonne è bere al mattino un bicchiere di acqua e limone, c’è invece chi la sostituisce parzialmente con l’assunzione di tisane depurative (indicate ad inizio e a fine giornata), durante il giorno è consigliato assumere, invece, le cosiddette 5 porzioni di frutta e verdura. Molte diete contano 2 porzioni di verdura (preferibilmente fresca) e almeno 3 frutti da mangiare possibilmente con tutta la buccia.

Bisogna evitare di ingerire i pesticidi usati per trattare i cibi in quanto mantengono i residui metallici, per questo è consigliato scegliere prodotti di stagione e biologici. Evitare gli alimenti con coloranti e additivi, ridurre gli zuccheri e i dolci, non bere alcol e non fumare.

Tutto ciò aiuta ad eliminare le tossine, un ulteriore contributo è fornito da una dieta priva dei grassi saturi della carne e dei grassi vegetali idrogenati e lontana da quei pasti troppo conditi.

Ricordiamo che una costante attività fisica associata ad una sana e corretta alimentazione portano ad uno stato di salute migliore, al miglioramento del benessere psico-fisico, aiutano a prevenire malattie cardiocircolatorie, respiratorie, muscolo-scheletriche e altre patologie.

In poche parole possono solo fare bene quindi perché non farle?

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