Come riconoscere quelli seri?
Quella di affidarsi ad un personal trainer sta diventando una moda ormai, tutte le palestre danno la possibilità di affittare i propri, tra l’altro dietro un cospicuo corrispettivo. A queste, troppo spesso, non interessano troppo le competenze dei PT, l’Importante è che i clienti paghino.
Una buona prassi per capire se è competente è quella di chiedere informazioni circa il PT, magari chiedendo un Curriculum vitae o facendo una ricerca su internet.
Coloro che scelgono questa carriera solitamente sono laureati in Scienze motorie o hanno svolto corsi di formazione per conseguire il Diploma di Personal Trainer, organizzati dalle federazioni del CONI e dagli enti riconosciuti. In entrambi i casi gli studi svolti consentono di avere una buona conoscenza delle tecniche di fitness, pro e contro dei vari allenamenti e nozioni di alimentazione e nutrizione. C’è da dire che il PT non è una figura riconosciuta e quindi basterebbe non andare contro la legge e dichiarare le entrate. Le certificazioni ad ogni modo sono sicuramente due aspetti da valutare nella scelta del Personal Trainer.
Tuttavia informarsi solo sui titoli di studio o corsi di formazione è abbastanza limitativo, la cosa migliore è fare attenzione all’esperienza fatta sul campo. Questo per due ragioni, innanzitutto perchè le tecniche di allenamento sono moltissime e ognuna funzionale ad una determinata esigenza, quindi bisogna sempre assicurarsi che il PT abbia lavorato nel proprio campo d’interesse; in secondo luogo poichè l’esperienza è importante per riuscire a gestire anche l’aspetto umano che è sempre presente nel rapporto tra trainer e cliente.
Solitamente i PT chiedono un compenso di 50 euro comprensivi di IVA, inoltre se svolgono quest’attività a livello professionale avranno una partita iva e un’assicurazione. Molto spesso i PT offrono sconti sulla tariffa giornaliera nel caso di acquisto di un pacchetto più ampio di lezioni. Un altro modo per risparmiare è sicuramente quello di allenarsi in coppia.
Comunque uno degli aspetti più importanti è vedere come allena, dovrebbe seguire una certa linea professionale imponendo il suo volere e non lasciandovi allenare come voi vorreste e proponendovi anche una dieta in linea con il vostro allenamento.
Il supporto psicologico del PT
Un ottimo personal trainer dovrebbe comprendere le necessità del proprio cliente, cosa molto difficile perchè quello che lui dice costituisce una parte minima! Dovrebbe capire che la persona che sta allenando non è proprio un atleta agonista, quindi dovrebbe esser consapevole e saper modulare le fasi di allenamento anche rispetto alla vita quotidiana di quest’ultimo. La fiducia nel rapporto trainer-cliente è essenziale poichè ci si deve affidare totalmente questa figura e il carattere del PT influenza moltissimo il rapporto e di conseguenza anche i risultati dell’allenamento. Quindi scegliete il vostro PT anche basandovi sulle capacità relazionali di quest’ultimo: non a caso spesso si dice che il rapporto con il PT sia un po’ come un rapporto di coppia.