Abbiamo imparato a conoscere fin troppo bene i “camici” dei nostri medici e infermieri. Due anni di pandemia, e gli sforzi eroici di queste persone impegnate ogni giorno a salvare vite umane, ci hanno reso familiari quei camicioni – bianchi, ma spesso celesti o verdi – che li ricoprono dalla testa alle ginocchia. In alcuni casi fino alle caviglie. Ma ci siamo mai fermati a capire di che materiali sono fatti i camici, i tessuti di uso medico in generale? Gli addetti ai lavori lo chiamano TNT, tessuto non tessuto settore medicale.
Ma di cosa si tratta in realtà?
Cosa è un tessuto non tessuto?
Bisogna dire innanzi tutto che con il termine tessuto non tessuto (TNT) si indica qualsiasi tipo di stoffa prodotta con procedimenti diversi dalla normale tessitura tradizionale. Se non si usano aghi, telai o ferri per realizzare un tessuto, questo in realtà “non è mai stato tessuto”. I camici che usano i medici (ma non solo loro) fanno parte di questa categoria. Sono costituiti da fibre associate “casualmente” e non secondo una trama precisa: a volte sovrapposte, altre volte incrociate tramite processi meccanici del tutto diversi dalla tessitura.
La carta è stato il primo “tessuto non tessuto” della storia. Anche molti fazzoletti e salviette usa e getta lo sono. E poi ci sono cotone idrofilo, feltro, fibre sintetiche, poliestere e tutto quel panorama di tessuti nuovi che oggi invadono i mercati. E che spesso nascono per scopi diversi da quello della semplice “moda”. Infatti hanno caratteristiche particolari.
Le caratteristiche del tessuto non tessuto settore medicale
Le caratteristiche di TNT classico sono standard e comprendono: idrorepellenza, resistenza alle temperature eccessive, estrema morbidezza. Con questi fattori si possono realizzare camici, giacche, bende ma anche mascherine utilissimi in molti settori. Il tessuto non tessuto si usa per esempio per le carte da parati, per i teli messi a protezione delle piante, per i fondali fotografici, per certi accessori di estetica, per calzature, pantaloni e magliette.
Per quanto riguarda l’uso medicale, è fondamentale per la fabbricazione di bendaggi, cerotti, garze, fasciature di vario tipo e ovviamente anche per i camici – comprese mascherine e cuffie – che medici e infermieri usano in ospedale. Il TNT con cui si realizzano i camici medici, però, ha qualche caratteristica in più. Deve filtrare aria e liquidi, cioè permettere che il corpo respiri ed espella liquidi senza che questo vada a intaccare la maglia stessa del tessuto. Deve fornire una quasi totale protezione contro i micro organismi, al punto che dopo l’uso vanno gettati via perché non si possono riciclare.
La scelta di questi tessuti particolari va anche essa sottoposta al controllo di qualità. Non tutti, cioè, possono produrre questo tipo di TNT. Esistono ditte specializzate, centri che hanno basato la loro produzione sulla ricerca approfondita e che possono quindi fornire camici e accessori medici con tutte le caratteristiche ideali. Sapere dove cercarle, nei negozi specifici ma anche sul web, fa la differenza anche per il lavoro di certi ospedali rispetto ad altri.