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Pannelli in policarbonato, a cosa è dovuto il successo? Dove si usano?

Quando si parla di pannelli in policarbonato, tutti più o meno, sappiamo di cosa si tratta ed è quasi immediata l’associazione con le coperture, con le tettoie, con le pensiline. Ma nello specifico siamo a conoscenza di tutte le caratteristiche e le peculiarità di questo materiale? Andiamo a scoprirle insieme.

Pannelli in policarbonato cosa sono

Il policarbonato è un polimero termoplastico che fa parte delle resine poliestere e che è ottenuto dall’acido carbonico. Gli studi e gli impieghi del policarbonato risalgono al lontano 1960 e vennero fatti da Bayer e General Electric.

Durante il corso degli anni l’impiego di questo polimero ha avuto una crescita molto alta, addirittura esponenziale, in particolar modo per quel che concerne i pannelli in policarbonato. Ma a cosa è dovuto tutto questo successo? Alle caratteristiche ed alle peculiarità che vanno dalla  trasparenza, alla resistenza termica e meccanica, alla durezza.

Pannelli in policarbonato: dove si usano

I pannelli in  policarbonato sono utilizzati in molteplici settori in particole nell’edilizia dove vengono impiegati per creare le coperture di serre, le verande, le pareti sia esterne che interne e finestrature.

Sono tanti e diversi gli oggetti di uso comune realizzati con il policarbonato: ad esempio le lenti per  gli occhiali ma anche gli obiettivi delle macchine fotografiche. Lo ritroviamo nei cd, negli involucri degli smartphone e dei cellulari, con il policarbonato si costruiscono le plafoniere e anche le protezioni antinfortunistiche caschi per motocicli e tanto altro ancora.

Cosa sapere quando si acquistano pannelli in policarbonato

Quando si acquistano i pannelli in policarbonato è necessario verificare, soprattutto in base a quello che sarà l’impiego dei pannelli, alcune importanti informazioni atte a comprendere se il prodotto è idoneo alla destinazione d’uso.

Le informazioni che occorrono sono le seguenti:   

Il peso ed il carico, dati che permettono di capire il peso ed il carico che il pannello di policarbonato è in grado di sopportare. La dilatazione termica che solitamente è uguale a 3 mm per ogni mq di lastra e si verifica solo con una escursione termica di 50/60 °C.

Chi vende e chi acquista  i pannelli di policarbonato deve necessariamente seguire delle procedure che riguardano lo stoccaggio, il taglio, la posa in opera.

Vediamo nel dettaglio quali sono:

  • lo stoccaggio delle lastre al riparo da sole e pioggia che consente di evitare il rischio di accumulo di calore e condensa negli alveoli
  • la sicurezza nella posa che prevede di non calpestare i pannelli in policarbonato e di adottare tutti i sistemi di sicurezza previsti dalla normativa vigente
  • la cura del prodotto che raccomanda la pulizia dei pannelli in policarbonato usando acqua e sapone neutro, l’impiego di  guarnizioni catramate o bituminose a contatto col prodotto, e l’utilizzo di silicone neutro compatibile per fare le sigillature
  • la corretta posa in opera installando il prodotto con il lato protetto U.V. rivolto sempre verso l’esterno e rimuovendo la pellicola protettiva dopo la posa
  • il taglio e la foratura che si possono fare anche utilizzando un taglierino o  un seghetto alternativo.
  • la curvatura grazie alla quale si può fare la curvatura a freddo solo lungo la direzione degli alveoli rispettando il raggio minimo di curvatura del pannello
  • la chiusura degli alveoli che evita l’accumulo di sporco all’interno degli alveoli attraverso termosaldatura, bordatura o applicazione di profili appositi per chiudere le estremità.
  • la termosaldatura che permette di sigillare, e quindi di rendere ermetica, la parte finale dei pannelli scongiurando il rischio di invecchiamento della lastra dovuto all’infiltrazione della polvere e altro sporco all’interno del pannello.

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