• giovedì , 21 Novembre 2024

Emicrania nuove cure e consigli durante gli attacchi

Riconoscere l’emicrania e i suoi sintomi

L’emicrania si manifesta soprattutto nelle donne.

E’ un disturbo che si presenta con un dolore pulsante su un lato della testa che causa nausea, sensibilità alla luce e ai rumori.

Questa tipologia di malessere peggiora con il normale svolgimento delle attività quotidiane, come l’abbassarsi, il raccogliere qualcosa caduto sul pavimento; infatti rende difficile compiere i piccoli sforzi legati ad atti ordinari, come il semplice salire le scale.

Gli attacchi di emicrania pongono limiti al godimento di una vita serena e felice di ciascuno individuo che soffre di questo tipo di disturbo; tali disturbi possono essere prevenuti se il soggetto riconosce i sintomi.

I sintomi tipici provocano e suscitano fenomeni contrastanti, da un lato rende la persona insonne, dall’altro la persona si sente abbattuta, debole, presenta difficoltà di concentrazione, manifesta cattivo umore.

Occorre saper comprendere anche quali sono i fattori che alimentano e determinano un attacco di emicrania, infatti esistono diversi fattori che incidono in maniera evidente.

Tali fattori possono essere legati all’ambiente, ai cambiamenti di stagione, alle esposizioni al sole, alle temperature eccessive, alle variazioni altimetriche e del tempo.

Possono essere legati all’alimentazione, in quanto è basilare seguire una sana e corretta dieta, occorre evitare gli insaccati, i formaggi stagionati, le carni lavorate,i sughi e le zuppe in scatola. Pertanto è necessario assumere un comportamento, uno stile di vita in equilibrio e consono con una sana e corretta alimentazione, evitando di bere alcolici, fumare sigarette, abusare di caffè, the, bibite con caffeina.

Accanto a questi fattori ve ne sono altri legati al mondo delle emozioni, allo stress lavorativo e sociale, altri, ancora, sono i fattori ormonali, quali le mestruazioni, la menopausa, l’ assunzione di pillole anticoncezionali che vanno ad accentuare questi dolori.

Cefalea a grappolo

La cefalea a grappolo si manifesta con frequenti e intensi attacchi concentrati intorno nell’area dell’occhio.

Il dolore è così forte che letteralmente chi ne soffre sbatte letteralmente la testa. Durante un attacco di cefalea a grappolo il paziente, si agita, cammina, è irrequieto, non si sdraia sul letto perché il dolore sembra aumentare.

Un attacco di cefalea a grappolo può durare per circa 30 minuti, il grappolo stesso, cioè l’insieme delle crisi dolorose che costituiscono il grappolo dura settimane o mesi e si manifesta una o due volte all’ anno.

Durante i periodi in cui non si verifica la cefalea a grappolo il mal di testa sparisce del tutto.

Medicine curative e rimedi naturali

Per curare l’ emicrania esistono sia gli antidolorifici che le terapie preventive.

Gli antidolorifici si usano per controllare il manifestarsi del mal di testa, infatti vanno assunti al presentarsi del sintomo per fermare il singolo l’attacco di emicrania.

Con gli attacchi possono manifestarsi la nausea, il vomito. Per alleviarli, o, addirittura, eliminarli occorre assumere i farmaci anti-nausea.

Le terapie preventive, diversamente, riescono a ridurre la frequenza e la durata degli attacchi di emicrania.

Tra i farmaci preventivi troviamo alcuni antidepressivi, oppure gli anti-convulsivanti, ma questo è dovuto al fatto che i farmaci agiscono non solo sull’umore o sull’epilessia, ma anche sul controllo del dolore.

Esistono poi terapie alternative, quali l’agopuntura e lo yoga, che sono tecniche di rilassamento muscolare, nonché di meditazione.

Utile ed efficace rimedio naturale può essere soprattutto il dedicare più tempo a se stessi, coccolandosi e ritagliandosi anche una mezz’ora al giorno per fare qualcosa che ci rilassa.

Inoltre occorre condurre una vita più regolare, un esempio può essere andare a letto e svegliarsi sempre agli stessi orari, infatti questa abitudine aiuta a ristabilire equilibrio ed allentare la tensione.

Emicrania: nuova cura

Tra i disturbi da cefalea, l’ emicrania cronica è la più devastante perché causa il più elevato numero di attacchi al mese.

Molto spesso le emicranie croniche si associano a disturbi del tono dell’umore. Mesi fa in un congresso tenutosi a Firenze un team di esperti e studiosi della materia hanno rinvenuto che l’uso eccessivo di farmaci ha ripercussioni connesse a la comorbilità, uno stato di pessimismo e di perdita di autostima.

Una cura che consente di confrontarsi con la cefalea cronica é la tossina botulinica, di tipo A, o Botox, anche se va precisato che la SISC, nelle sue linee guida la pone tra i rimedi farmacologici di non elevatissima certezza di risultato.

E’ da sottolineare però che la SISC stessa la definisce come opportunità da valutare a cura del singolo specialista esperto.

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