• giovedì , 21 Novembre 2024

Come aprire un’azienda

Avviare un’attività partendo da zero al giorno d’oggi è l’obiettivo di molti aspiranti imprenditori. Sicuramente l’instabilità del mondo del lavoro da dipendente contribuisce in questo senso, ma per tanti altri rappresenta solamente un sogno. Indubbiamente non si tratta di un’operazione semplice, e proprio per questo motivo è richiesta una particolare attenzione a moltissimi dettagli.

Questo significa che sarà necessario pianificare tutto nei minimi dettagli, partendo da una strategia che possa assicurare un business profittevole. Oltretutto anche la parte burocratica nel nostro Paese è spesso nebulosa e di difficile interpretazione. Nelle prossime righe, dunque, vedremo insieme come aprire un’azienda, i costi, i requisiti necessari e l’iter da seguire, e tutto quello che occorre sapere in merito.

Aprire un’attività: requisiti

Il primo requisito utile per aprire un’attività è quello di avere un’idea valida, in alcuni casi un socio, un team di lavoro, un business plan e un piano marketing.

L’idea imprenditoriale

L’idea imprenditoriale è alla base di qualsiasi azienda, e chiaramente senza di essa non ha senso parlare del resto. Avere un’idea significa sapere su cosa si intende lavorare, che si tratti di un prodotto, un servizio o una soluzione. Se si pensa di avere un’idea innovativa, non ancora presente sul mercato, il consiglio è quello di non abbandonarla, per il semplice fatto che potrebbe rivelarsi una soluzione unica a cui nessuno ha ancora pensato.

Chiaramente, prima di ogni cosa è fondamentale comprendere se la propria idea possa davvero avere delle potenzialità. Per tali ragioni, è necessario effettuare la validazione dell’idea, un processo che consiste nell’effettuare verifiche sul cliente, sul problema e sulla soluzione. Solamente in questo modo sarà sviluppare un prodotto in grado di soddisfare le esigenze dei futuri clienti.

Avere un socio e un team

Come anticipato, avere un socio e un team di lavoro non è di certo obbligatorio, ma in alcuni casi può rivelarsi la scelta corretta. Può essere d’aiuto cooperare con un’altra persona, soprattutto nel momento in cui ci sono competenze complementari. Stabilità l’utilità del socio, risulta invece di fondamentale importanza la creazione di un team di lavoro che possa collaborare al progetto. Grazie al contributo di un team di persone diverse, si potrà crescere più facilmente con il fine di sviluppare un prodotto vendibile.

Business plan e marketing plan

Dopo aver definito l’idea e creato un team, per avviare un’attività è fondamentale creare un business plan e un piano di marketing. Il primo è un documento che contiene tutte le informazioni chiave dell’azienda, tra cui:

  • Il business model.
  • Obiettivi a medio e lungo termine.
  • Prodotti e servizi offerti.
  • Target audience.
  • Financial plan.

Il piano di marketing contiene invece le strategie e le azioni che dovranno essere svolte nel dettaglio per il raggiungimento degli obiettivi presenti nel business plan. Nello specifico, all’interno di questo documento troviamo:

  • Analisi dei competitor.
  • Valutazione e monitoraggio KPI.
  • Strategie per acquisire clienti.
  • Buyer personas.
  • Prezzo del prodotto/servizio.
  • Risorse aziendalie rispettive assegnazione dei ruoli.

Quanto costa aprire un’azienda in Italia?

costi per aprire un’azienda variano a seconda di una serie di fattori. Chiaramente il budget necessario sarà diverso a seconda della propria idea, del tipo di società scelta, ma anche delle infrastrutture di cui si potrebbe aver bisogno, quindi del luogo dove si intende operare.  Per farsi un’idea del budget minimo necessario per avviare un’impresa, è necessario tenere presente che qualsiasi azienda richiederà un investimento iniziale che parte da almeno 20.000 euro.

Se non si hanno i fondi a disposizione, è necessario ricorrere a un finanziamento attraverso una delle modalità ad oggi esistenti. Oltre al classico accesso al credito bancario, infatti, esistono altre forme per ottenere liquidità, come il crowdfunding o l’equity crowdfunding.

I settori aziendali in Italia

Aprire un’impresa significa produrre beni o erogare dei servizi in un preciso settore di attività. Nel nostro Paese ci sono tre macro-settori:

  • Primario. Agricoltura, pesca, foreste, allevamento;
  • Secondario. Costruzioni, industria manifatturiera, di produzione;
  • Terziario. Attività di servizi.

Le attività in Italia possono differenziarsi anche a seconda della finalità di lucro. Oltre alle tipiche aziende che generano profitti che poi andranno distribuiti distribuire agli imprenditori e ai dipendenti, infatti, esistono anche le aziende non profit, tra cui le onlus.

Aprire un’azienda: requisiti e iter burocratico

A seconda della tipologia di azienda che si intende aprire, ma anche del settore di riferimento e del luogo di apertura, procedure e requisiti sono differenti. Prendiamo come esempio una tradizionale attività commerciale. In questo caso, l’iter burocratico sarà:

  • Apertura partita IVA.
  • Iscrizione al Registro delle Imprese.
  • Comunicazione alla Camera di Commercio.
  • Invio dichiarazione di Inizio Attivitàal comune di pertinenza.
  • Apertura posizioni INPS e INAILin caso di assunzione del personale.

Per tante attività è necessario seguire anche delle normative locali, stabilite in questo caso su base regionale o comunale. In aggiunta, esistono alcuni tipi di attività per cui saranno richiesti ulteriori adempimenti. Il più classico degli esempi proviene dalle attività di ristorazione che dovranno possedere gli attestati SABHACCP e altri. Per non lasciare nulla al caso ed evitare errori che potrebbero costare molto caro in futuro (letteralmente), il consiglio è quello di richiedere una consulenza apposita.

Sportello Innovazione, ad esempio, mette in  contatto imprenditori che vogliono innovare o comunque far crescere la propria attività, ma anche esperti della finanza agevolata. Si tratta di figure che possono indirizzare correttamente per il reperimento di risorse attraverso bandi nazionali o europei.  I vantaggi per un imprenditore di richiedere una consulenza di questo tipo sono davvero numerosi. Sarà possibile,ad esempio, anticipare possibili obiezioni dei potenziali investitori, ma non solo.

Anche capire cosa può funzionare per il proprio mercato e organizzare un piano d’azione che tenga conto delle esperienze pregresse, oltre che dei casi studio più significativi. Confrontarsi con un professionista specializzato nel guidare il team di collaboratori, che verranno coinvolti per definire e raggiungere gli obiettivi, analizzare le criticità, così come i rischi, e condividere le decisioni e tutte le azioni necessarie per raggiungerli, rappresenta indubbiamente un grande vantaggio.

 

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