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Tipologie di pareti divisorie per ufficio: in acciaio, in vetro o open space

È tempo di utilizzare una parete divisoria per il tuo ufficio? In alcuni casi, questi elementi sono una scelta a dir poco unica. Si tratta di strutture intelligenti che rappresentano una delle migliori soluzioni di arredo per ufficio. Esistono moltissime formule diverse in tal senso, quindi nelle prossime righe vedremo insieme quali sono le tipologie, tra acciaio e vetro.

Soluzione open space

Se hai uno o più spazi aperti nel tuo edificio aziendale o nell’ambiente in cui lavori, sappi che le pareti divisorie per ufficio possono rivelarsi la soluzione ideale. Infatti, possono aiutarti a dividere lo spazio in modo intelligente senza creare disordine. Scegliere di utilizzare queste strutture significa godere di molti vantaggi. Questi includono fornire una maggiore privacy per i lavoratori, riduzione del disordine negli ambienti operativi come call center e centralini, e aumentare la produttività e la qualità del lavoro.

In pratica, grazie alle pareti divisorie, anche il più grande open space può essere suddiviso inufficio pareti divisorie più uffici, diventando l’ambiente ottimale e favorevole a valorizzare la giornata lavorativa di ogni operatore. Le pareti divisorie vengono spesso considerate utili, ma anche antiestetiche. Tuttavia, la verità è un’altra. La tecnologia, infatti, ci ha permesso di inserire nella stanza elementi funzionali realizzati con materiali di altissima qualità.

Questo ha consentito di trasformare delle semplici pareti in in un prezioso complemento d’arredo. Ad esempio, si possono preferire pareti in vetro elegantemente lavorate, abbinate a strutture portanti dal design eccezionale. Come facilmente intuibile però, le pareti di cui parliamo non sono i classici pannelli in cartongesso, perché oramai si presentano come elementi funzionali e allo stesso tempo moderni e di grande design.

Pareti divisorie per ufficio: cosa sono, vantaggi

Le pareti divisorie rappresentano una soluzione efficace per tutti gli spazi che necessitano di essere organizzati secondo schemi funzionali e razionali. Per le loro caratteristiche strutturali, i sistemi modulari presentano un grande vantaggio rispetto alle soluzioni in muratura o cartongesso: consentono una suddivisione degli ambienti facile e veloce. Oltre a questo aspetto fondamentale, mantengono proprietà che possono agevolare e facilitare il flusso di lavoro. Ma quali sono i principali vantaggi?

  • Versatilità. Le pareti divisorie scorrevoli e ad incastro possono essere spostate molto facilmente per cambiare l’aspetto dell’open space in base alle esigenze dell’azienda. Il layout può essere modificato in base alle proprie necessità.
  • A seconda del tipo di pareti, è possibile aumentare il livello di privacy nella stanza. Ad esempio, puoi creare uffici e sale riunioni con vetri smerigliati che lasciano passare la luce, ma non lasciano trasparire un’immagine chiara all’esterno.
  • Luminosità. La luce è fondamentale per il corretto funzionamento e per garantire il massimo comfort visivo. Le partizioni in vetro o plexiglass consentono alla luce solare di filtrare tra gli ambienti.
  • Comfort acustico. La nuova generazione di pareti divisorie interne è realizzata con materiali fonoassorbenti che riducono il rumore e il riverbero nella stanza. Grazie a questo, le condizioni di lavoro sono migliori. Pertanto, l’efficienza e il benessere ambientale hanno un impatto positivo sullo stress e sulla produttività dell’ufficio.

Le pareti divisorie sono allo stesso tempo elementi strutturali e complementi d’arredo. Sono utilizzate per delineare gli spazi all’interno di grandi uffici o stanze, intrinsecamente aperti, che devono essere trasformati per dare più carattere all’ambiente anonimo e garantire varie forme di privacy. Inoltre, la parete divisoria mobile può essere spostata e riutilizzata più volte per soddisfare le esigenze degli utenti. Rappresentano la soluzione migliore in termini di resa.

Pareti divisorie per ufficio: tipologie

Cominciamo col dire che negli uffici le pareti divisorie sono la soluzione preferita da molti architetti e designer perché sono versatili e allo stesso tempo arredano e valorizzano lo spazio. Proprio come un vero e proprio mobile infatti, possono essere completamente personalizzate nel colore, forma e materiali da regolare e personalizzare. Ad ogni modo, quelle seguenti sono le principali tipologie di pareti divisorie per ufficio:

  • Pareti divisorie in vetro. Pareti in vetro a tutta altezza con struttura portante in estruso di alluminio senza giunti. I profili di collegamento sono in policarbonato trasparente, assolutamente eleganti.
  • Pareti divisorie in vetro e legno. Le pareti in vetro possono essere integrate con altri materiali come legno e alluminio. Queste pareti possono essere attrezzate con armadi e mensole, quindi possono essere configurate in base alle esigenze di progetto.
  • Pareti divisorie fonoassorbenti. Pareti ad alte prestazioni in termini di acustica e reazione al fuoco. Sono consigliate per l’utilizzo in tutti gli uffici moderni dove vengono richiesti comfort acustico e sicurezza.
  • Pareti divisorie attrezzate. Le pareti sono ottime per dividere gli spazi e per archiviare i materiali. Le pareti combinano armadi divisori con strutture in legno e ripiani in metallo, disponibili in vetro e alluminio.

La caratteristica comune di tutte queste tipologie risiede nella loro facilità di installazione. Non saranno più necessari, infatti, lunghi e costosi interventi di muratura, con produzione di polvere e spazi inutilizzabili per lunghi periodi di tempo. Le pareti divisorie, infatti, possono essere completamente smontate e rimontate in breve tempo senza disagi e interruzioni dei lavori. Un’altra caratteristica fondamentale delle pareti divisorie per ufficio è la loro resistenza al fuoco.

Le norme sulla prevenzione degli incendi sul posto di lavoro ad oggi sono rigorose e dettagliate, ed è meglio tenerne conto per evitare multe e sanzioni. Le pareti si dividono in due categorie:

  • Categoria di resistenza. Viene definita dall’acronimo REI.
  • Categoria di reazione. Definita da classi comprese tra 0 e 6.

Negli ambienti di lavoro, e quindi negli uffici, le pareti divisorie devono essere riferite alla classe 1 nella delimitazione delle aree di accesso, mentre in tutti gli altri casi devono essere di classe 2. È meglio scegliere una soluzione a norma di legge per non incorrere in sanzioni, ma soprattutto per tutelare le persone che potrebbero trovarsi nell’edificio in caso di incendio. Da aprile 2004 inoltre, tutte le pareti divisorie per ufficio immesse sul mercato europeo devono recare la marcatura CE.

Questo significa che sono conformi alla Direttiva “Prodotti da Costruzione” 89/106/Cee (Cpd). Inoltre, esistono due norme UNI che definiscono i termini e le classificazioni delle pareti mobili, e una serie di requisiti che devono soddisfare. Nello specifico, la UNI 10700 specifica i termini e le classificazioni relativi alle pareti divisorie mobili identificandone le tipologie funzionali.

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