Per chi si occupa della diagnosi e della cura delle patologie dolorose muscoloscheletriche, al giorno d’oggi, non può essere messo in secondo piano il ruolo dell’ecografia. L’interventistica articolare Eco-guidata si sta confermando come prezioso presidio terapeutico che si affianca, ed in molti casi può anche sostituire o comunque rimandare anche un intervento chirurgico.
E’ sicuramente auspicabile che in ogni studio medico in cui ci si occupa di patologie dolorose legate a disfunzioni muscoloscheletriche ci sia un ecografo. E ancora più auspicabile è che ad utilizzarlo sia proprio lo specialista che si occuperà di curare la patologia fonte di dolore.
L’esame ecografico permette di individuare numerose strutture in ambito muscolo scheletrico: i muscoli, le fasce muscolari, la caspula articolare, la membrana sinoviale, la cartilagine, i legamenti, i tendini.
In questo modo, è possibile identificare con sicurezza le strutture alterate ed intervenire terapeuticamente con estrema precisione.
Gli studi più recenti pubblicati in letteratura dimostrano che la guida ecografica migliora notevolmente l’accuratezza e conseguentemente l’efficacia delle infiltrazioni ecoguidate. In uno studio riguardante le infiltrazioni dell’anca, pubblicato nel British Journal of Sports Medicine, le infiltrazioni ecoguidate raggiungevano un’accuratezza del 100%, quelle a mano libera di solo il 72% (Ultrasound-guided hip joint injections are more accurate than landmark-guided injections: a systematic review and meta-analysis, British Journal of Sports Medicine). Questo è il motivo per cui certi trattamenti infiltrativi eseguiti “alla cieca” possono non essere efficaci, semplicemente perchè si è mancato il bersaglio !
Le infiltrazioni ecoguidate permettono inoltre di ridurre le complicanze ed il dolore procedurale infatti lo strumento ecografico risulta di estrema utilità come guida visiva durante il posizionamento dell’ago e per evitare il contatto e/o il danneggiamento di strutture nervose e vascolari, spesso intimamente associate al target terapeutico. Si ha inoltre l’opportunità di studiare il sito anatomico prima dell’iniezione farmacologica identificando la traiettoria ottimale per l’ago.
Di estremo interesse clinico sono le tecniche di infiltrazione e viscosupplemetazione nelle patologie articolari e tendinee, in particolare nelle sindromi caratterizzate da infiammazione cronica e progressiva erosione della cartilagine articolare oppure in presenza di siti tendinee sede di infiammazione. Molto spesso durante la procedura, in presenza di versamenti di qualunque natura, si ricorre all’aspirazione degli stessi e all’analisi miscroscopica del liquido aspirato in modo da poter ulteriromente ottimizzare il target terapeutico con il trattamento infiltrativo.
Grazie all’utilizzo del trattamento infiltrativo ecografico sono numerossisime le patologie su sui si può lavorare con ottimi risultati:
- Artrosi di qualsiasi articolazione
- Tendiniti di qualunque distretto muscolare e/o articolare
- Tunnel carpale
- Fascite plantare
- Patologie erniarie e artrosiche della colonna vertebrale
- Artrocentesi post traumatiche
- Ematomi muscolari
- Patologie reumatiche
Grazie alla guida ecografica si minimizza la quantità di farmaco da utilizzare (e quindi anche eventuali effetti collaterali sono minimizzati) grazie alla precisione della metodica. Una volta si utilizzava tanto farmaco e ripetuto per più volte in quanto non vi era precisione, grazie alla guida ecografica tutto questo è stato fortunatamente superato e molto spesso una singola infiltrazione ecoguidata può risolvere patologie che hanno richiesto lunghissimi trattamenti farmacologici e/o fisioterapici che non hanno portato ad una totale guarigione portando oltre che un beneficio al paziente anche a una diminuzione della spesa sanitaria.
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