I cani sono animali molto socievoli ed è giusto riempirli di coccole e attenzioni, ma è importanti anche insegnargli a stare da soli, perché capiterà di dover uscire senza di lui e se non preparato potrebbe vivere quel momento con ansia, la soluzione sta nel educarlo alla solitudine un po’ alla volta.
Premettiamo che lasciare un cucciolo a casa da solo per troppo tempo non è un bene, come non lo è creare una sorta di dipendenza, bisogna, fin da subito, fargli percepire il rimanere da solo come una normale routine: come fare?
Come prima cosa bisogna prendere le giuste informazioni, non basta lasciare il cane da solo per varie ore al giorno e sperare che vada tutto bene, si deve avere gentilezza, pazienza, accortezza, determinazione.
Il passo successivo è quello di relativo alla sua educazione, non si può pretendere che un cucciolo abituato a vivere sempre a contatto con una persona, si abitui subito senza lamentarsi, alla condizione di restare da solo.
Per cui, evitare che vi segua ovunque in giro per casa, quando ha comportamenti indipendenti bisogna rafforzarli con un premio di cibo o una carezza, deve dormire solo nella sua cuccia, possibilmente in un’altra stanza.
Sul dormire insieme ci sono sempre tanti dubbi, un cucciolo può dormire sul letto del suo padrone? Sarebbe meglio di no, non solo non è igienico ma non è educativo per il cane, che deterrebbe la posizione preferita come farebbe un capobranco, di conseguenza la il proprietario perde di autorità e il cane non ascolta nemmeno i comandi.
Inoltre, se il cane si abitua al calore e alla presenza del corpo umano, probabilmente non si abituerà mai a stare da solo, incorrendo in una sindrome di ansia e abbandono, che lo porterebbe ad avere atteggiamenti distruttivi verso le cose: tra quelle maggiormente presi di mira ci sono le ciotole per cani e gli oggetti sparsi per casa come le pantofole, i peluche e i giornali.
Per evitare tutto ciò si deve insegnare al cucciolo ad abituarsi a piccole dosi alla solitudine e a non essere sempre al centro dell’attenzione.
Per far si che il cane inizi ad accettare lo stato di solitudine, si deve partire con piccoli gesti come il chiudere la porta quando si va in bagno e non aprirla nemmeno se il cane gratta, si inizia facendogli trascorrere qualche minuto da solo, aumentando il tempo con gradualità.
Il cucciolo arriverà a capire che il padrone non è andato via per sempre, da quel momento ci si deve chiudere in altre stanze di casa e in diversi momenti della giornata lasciandolo fuori, lo scopo è di arrivare ad almeno dieci minuti di solitudine al giorno per il cane senza che questo si lamenti, fino a raggiungere l’obiettivo: quello di uscire di casa per mezz’ora.
Se al ritorno, il cane non si è lamentato, non si è innervosito e non ha fatto danni in casa, vorrà dire che si è abituato a vivere dei momenti di solitudine, ma non bisognerà smettere di fare esercizio, perché il rischio è che si dimentichi facilmente della cosa, azzerando i progressi ottenuti.