Hai un’azienda? Vuoi ingrandirti e aprirti a nuove possibilità? Vuoi che la tua idea, le tue competenze e la tua attività siano conosciute da più persone? E, perché no, aumentare le tue entrate? Puoi farlo attraverso la rete! Registra un tuo dominio che ti identifichi, associalo ad un’estensione ed è fatta: avrai una tua azienda fruibile da un’utenza ampia quanto l’intero globo! Se è facile registrare un proprio dominio, è altrettanto difficile emergere, farsi notare in quel mare magnum che è il web. Ecco alcuni passi necessari per affermarsi e fare del web un tuo secondo negozio, l’estensione della tua attuale attività.
Prima di tutto è necessario avere un dominio. Ma che cos’è un nome di dominio? Che caratteristiche deve avere? È bene saper sfruttare al meglio questa possibilità e quindi, di conseguenza, saperne per somme linee in cosa consiste. Il nome di dominio si compone di stringhe separate da punti, la sua struttura deve seguire norme e procedure previste dal Domain Name System (identificato anche con l’acronimo DNS) e può essere utilizzato in diversi contesti di rete e in ambito di denominazione e indirizzamento. In sostanza il nome di dominio si concretizza nell’indirizzo di un qualsiasi sito web, la sequenza di lettere, parole e numeri che precedono il punto, seguito a sua volta dall’estensione (“.org”, “.it”, “.eu”, “.com”, etc.).
Ma creare un dominio non è così semplice come sembra, il nome:
- Deve rappresentare l’azienda, cosa è per te, cosa fai concretamente, insomma la sua identità;
- Ha la funzione di agevolare il tuo successo;
- Bisogna assicurarsi che rappresenti al meglio la tua offerta, ricordati che avere, mantenere un proprio sito web comporta un grande investimento di tempo e denaro;
- Deve essere facile da ricordare;
- Non deve essere difficile da scrivere. Pensa alla tua utenza, per esempio, secondo te, ha confidenza con le lingue straniere, ricordati che non in tutte le lingue la pronuncia di una parola corrisponde alla sua scrittura come in italiano e qualora il termine scelto non sia molto comune allora forse è il caso di ripiegare sulla lingua italiana tralasciando l’inglese e il francese o qualsiasi altra lingua;
- Se possibile non deve includere numeri e trattini per evitare errori di digitalizzazione, comunque sia sono ammessi i numeri da 0 a 9 e tutte le lettere dalla A alla Z. Sono previste delle restrizioni dal sistema, per esempio il trattino non è ammesso all’inizio e alla fine del dominio e la sequenza di caratteri “XN” non può essere contenuta nei primi quattro caratteri, sono ammessi (anche se sconsigliati) i caratteri accentati, i caratteri speciali delle lingue neolatine, del greco e del cirillico. Non fa nessuna differenza usare il singolare o il plurale, mentre sarebbe meglio evitare gli articoli determinativi e indeterminativi, soprattutto quelli che prevedono l’accento;
- Preferibilmente di una lunghezza medio piccola, naturalmente rispettando le disposizioni di base che prevedono una lunghezza compresa tra i 3 e i 63 caratteri (nel conteggio non va inclusa l’estensione).
Abbiamo accennato alle estensioni, elencandone qualcuna (“.org”, “.it”, “.eu”, “.com”), anche la loro scelta è fondamentale anche perché l’utenza spesso memorizza il nome di dominio dimenticando la sua estensione. Oltre a pensare quale sia la più comune, è bene pensare al riscontro sia economico che comunicativo (nel senso che nel caso dell’adozione dell’estensione “.com” già viene dato il messaggio che ciò che si tratterà all’interno è acquistabile e che non si tratta di un semplice blog). Tra gli obiettivi principali vi è la facilità di accesso e di individuazione del tuo sito rispetto ad altri e a ciò contribuisce anche l’estensione, in questo caso un’estensione “.it” sicuramente aiuta perché è la prima che solitamente viene in mente e poi, insieme al “.com”, gode di un tasto apposito sulla tastiera degli smartphone. L’unica cosa che c’è da ricordare che alcuni domini “.it” sono riservati ad enti locali territoriali (quali comuni e regioni) e istituzionali. Il costo delle estensioni varia da una all’altra.
- Deve indicare l’argomento, il prodotto specifico che viene trattato perché se l’azienda è ancora all’inizio e non è molto conosciuta rimarrà ignota ai molti qualora venisse usato il brand; una volta affermatesi, allora e solo allora, è possibile acquistare un nuovo dominio. Il nome descrittivo non è da snobbare anche perché è facilmente rintracciabile dai motori di ricerca, l’indicizzazione è una modalità molto efficace quando si tratta di siti web e sfruttarla un po’ non è certo un crimine, bisogna solo stare attenti ai copyright. Un’attenta ricerca delle parole chiave più utilizzate potrebbe essere una mossa furba da fare a monte della scelta del dominio;
- Se indica un nome unico è consigliato acquistare ogni sua variante per non essere confusi con altre entità commerciali, ciò comporta l’associazione del proprio nome unico con più estensioni. Considera che i nomi a dominio “.it” non sono prenotabili.
- Non deve avere come unico obiettivo un impatto visivo eccellente perché si potrebbe incorrere nella scelta di un dominio troppo simile ad un altro già esistente.
Se non ti viene in mente nulla affidati a chi crea nomi commerciali di mestiere. Vengono creati una miriade di domini ogni giorno, tanto ché alcuni imprenditori hanno investito su questo mercato registrando per tempo un dominio “ideale” ed efficace in termini di comunicazione aspettando il giusto acquirente. La scelta dei nomi di dominio parte naturalmente da una parola chiave fornita da te. Alcuni provider pongono delle condizioni sia di quantità che di durata. Di solito le condizioni di acquisto prevedono una registrazione di durata almeno triennale, comprendono servizi di assistenza e spesso sono associati al servizio di posta e ad un piano hosting. A questo punto avrai a che fare con il cosiddetto registrar, che versa la quota in base alle operazioni.
Per registrare il tuo dominio non serve avere già un sito, questo può essere creato in un secondo momento o, addirittura, risultare temporaneo. Per poter registrare un dominio, che tu sia un privato o rappresentante di un’azienda, ci sono delle condizioni:
- Essere cittadini italiani o europei purché maggiorenni o essere cittadini, residenti o aventi sede nei paesi dello Spazio Economico Europeo(SEE), nello Stato del Vaticano, nella Repubblica di San Marino e nella confederazione Svizzera.