In questo articolo vogliamo affrontare l’aspetto tecnico delle stampanti 3D normalmente utilizzate in odontoiatria. Ci sono principalmente tre categorie di stampanti 3D che vengono utilizzate nell’industria dentale, ma c’è spesso si fa confusione tra le loro caratteristiche e differenze.
Le tre categorie sono: SLA – Laser, SLA – DLP e MSLA. Chi non è del settore può avere molta difficoltà a comprenderne il funzionamento. Se stai cercando informazioni dettagliate e di facile comprensione, continua la lettura.
SLA – Laser
Queste stampanti usano un laser che muove rapidamente il suo raggio in un percorso diretto su un vassoio di resina, come una matita che disegna delle curve su un foglio di carta. Ovunque il laser tocchi la resina la polimerizza, e strato dopo strato il modello viene creato.
La resina calcinabile è fine quindi ne consegue che la superficie delle stampanti SLA è data principalmente dalle caratteristiche del laser e dalla finezza con cui può muoversi nello spazio: più grossolanamente si muove, peggiore sarà il risultato. Allo stesso modo, più grande è il raggio laser, minore è la qualità di stampa che si ottiene.
SLA-DLP
Queste stampanti usano uno SLA, o Stereolithography Apparatus, che usa un videoproiettore per proiettare una serie di immagini – uno strato alla volta – su un vassoio pieno di resina fotopolimerica liquida. Ogni pixel dell’immagine si proietta in una piccola scatola tridimensionale chiamata voxel.
Nelle stampanti con grandi aree di stampa, la qualità della stessa è più scarsa di quella delle stampanti con aree di stampa più piccole; questo è analogo a un proiettore che proietta un’immagine su una superficie più grande, che sarà più sfocata di un’immagine proiettata su una più piccola. Stessa cosa avviene per questo tipo di stampante, per cui per migliorare la qualità della stampa, è meglio usare solo una frazione dell’area di stampa disponibile in una stampante DLP, piuttosto che usare l’intera area.
MSLA
Queste stampanti utilizzano una fonte di luce LED schermata da un display a cristalli liquidi che definisce la forma dell’oggetto mentre viene stampato, riducendo selettivamente la quantità di luce necessaria per completare ogni singolo compito. Gli schermi possono essere regolati per definire la forma dell’oggetto da stampare. La qualità della stampa dipende dalla qualità dello schermo LCD e non dalla dimensione dell’area di stampa.
Differenze: velocità di stampa e finitura superficiale
Le stampanti DLP ed MSLA sono molto più veloci delle SLA. Questo perché le prime due proiettano un’immagine 2-D fissa per un certo numero di secondi sulla superficie di stampa. Il laser della SLA, al contrario, deve muoversi lungo tutto il perimetro dell’oggetto da stampare su ogni strato, il che richiede molto più tempo.
Le stampanti DLP, a differenza delle SLA, producono una finitura superficiale che è leggermente granulosa a causa del modello rettangolare in cui sono disposti i pixel. Questo modello crea un parallelepipedo (un oggetto con sei lati quadrati) durante il processo di indurimento. Questo non è un problema per la stampa dentale, poiché le superfici super-lisce non sono necessarie per gli allineatori ortodontici.