• martedì , 19 Marzo 2024

VOICR, uno strumento marketing per ottimizzare la visibilità di un azienda: Leggi l’intervista a Filippo Margary

Oggi abbiamo la fortuna di essere in compagnia di Filippo Margary di Nomesia.com; visto la possibilità , vorrei cogliere l’occasione per affrontare un argomento che interessa da vicino sempre più persone ed aziende, visto che internet sta’ diventando onnipresente, è una tematica sempre attuale e la possibilità di avere qualche valida “dritta” sul web marketing è sempre allettante.

Buongiorno Filippo, può, innanzitutto, dirci chi sei e di cosa si occupa la tua azienda?

Sono Filippo Margary, Ceo di Nomesia, una tra le principali web agency di Milano.

Nomesia fornisce ai suoi clienti due servizi: il primo è visibilità e rilevanza, il secondo è contatti commerciali e vendite.

Abbiano una consolidata esperienza su costruzione di siti e pagine, SEA, SEO e Social, ma li consideriamo solo i mezzi necessari a raggiungere i risultati che forniamo ai nostri clienti.

Quanto è importante per un’azienda avere un piano di marketing mirato? E cosa dovrebbe includere?

È fondamentale. Un efficace piano di marketing deve appunto partire dagli obiettivi che si vogliono raggiungere, per poi declinarsi nelle azioni e che servono per ottenerli: una corretta attività SEO, per far sì che le pagine web del sito aziendale o e-commerce siano facilmente visibili su Google, un’attività di Adv su Google e Digital Pr di qualità, per migliorare la reputazione del brand in rete, sono ad esempio componenti importanti e ricorrenti nella realizzazione di un buon piano di marketing.

Non dimentichiamoci infine delle potenzialità dell’ influencer marketing. Noi abbiamo sviluppato VOICR, una piattaforma pensata per mettere in contatto brand e “smart Influencer”, ovviamente con reciproca soddisfazione.

Ho sentito parlare di “social media program”; che cos’è? E a cosa serve?

Molto semplicemente, si riferisce a tutte quelle campagne marketing presenti sulla piattaforma di VOICR che servono ad ottimizzare la visibilità dell’azienda attraverso il passaparola degli “smart influencers”, persone “normali” che condividono sui propri profili social.

Come può, un brand, cercare di produrre contenuti di alta qualità? che fattori deve sempre tenere in considerazione per creare un contenuto che non sia visto solo come oggetto di distrazione?

I contenuti sono come la “Vetrina” per un negozio, raccontano quello che di bello ed interessante c’è in te, lasciano un segno e soprattutto devono differenziarsi dai competitors. Il mio consiglio alle aziende è di creare valore, raccontare una storia in cui il consumatore si possa identificare e magari provare empatia.

Solo grazie all’emozione ed al coinvolgimento (engagement) si potrà procedere all’acquisto e così anche i profitti aziendali subiranno un’impennata positiva.

Qual’è il modo migliore per un sito web, per monitorare la propria presenza organica globale e capire le chiavi che influenzano il proprio SEO?

Qui bisogna fare un distinguo. Un conto è il monitoraggio, l’altro è l’interpretazione dei dati ottenuti. Esistono decine di strumenti per tenere sotto controllo il traffico e l’andamento delle keyword nei risultati di ricerca, ma solo l’esperienza di un professionista è in grado di trasformare questi dati in una strategia coerente. Ricordiamoci che, al di là delle statistiche, la prima regola rimane quella di mettersi nei panni dei nostri potenziali clienti e cercare di utilizzare tutti gli strumenti in nostro possesso per rispondere alle loro richieste fatte in forma di ricerche online.

L’algoritmo di PageRank di Google; quali sono i fattori che lo influenzano (link, review, citation…)?

L’algoritmo di ricerca di Google si è molto evoluto rispetto al vecchio PageRank. Oggi sono decine i parametri che il motore di ricerca valuta per assegnare i posizionamenti online, compresi la qualità dei contenuti e la bontà dei link in ingresso. L’algoritmo cambia in continuazione e si aggiorna per cercare di evidenziare le pagine più interessanti, valutando i diversi parametri anche in base al settore di riferimento. Link, contenuti e forza del brand continuano a essere gli elementi principali da tenere d’occhio, ma non bisogna dimenticarsi delle recensioni, della geolocalizzazione, dei dati strutturati, della velocità di caricamento, dell’esperienza mobile e via discorrendo.

Che consiglio darebbe ad un’azienda che vuole investire in una buona strategia di marketing?

Di fissare obiettivi chiari e di non perdere di vista la visione di insieme.

Sito, SEO, SEM o Influencer Marketing vanno modulati in modo sinergico verso un approccio convergente di valore. Con una buona pianificazione iniziale, si possono raggiungere risultati impensati.

marketing filippo-margaryVoglio ringraziare Filippo per la sua disponibilità e per gli interessanti consigli che ci ha dato, che saranno, sicuramente, di grande interesse per i nostri lettori; vi consiglio di visitare il sito web Nomesia dove potrete trovare tante interessanti notizie e approfondimenti sul mondo del web.

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